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LA VITA DOPO LA TERAPIA INTENSIVA

Il progetto è rivolto ai malati dimessi dalle Terapie Intensive e consiste nello sviluppo e potenziamento dell’ambulatorio di follow-up clinico già operante in Ospedale.

LA VITA DOPO LA TERAPIA INTENSIVA

Il progetto si propone di estendere e potenziare l'ambulatorio di follow-up clinico esistente, che opera sin dal 2014 presso UO Anestesia e Rianimazione 2, al fine di fornire un sostegno continuo e multidisciplinare ai pazienti sopravvissuti alla TI. I pazienti dimessi sono soggetti a disabilità residue e complicanze, come la perdita di massa e forza muscolare, complicanze neuropatologiche, dolore ed altre condizioni patologiche che possono persistere per mesi, anni e forse indefinitamente dopo la dimissione dall’Ospedale. Per questa ragione è importante identificare i soggetti a rischio e predisporre tutte le misure idonee a ridurre rischi e complicanze gravi e a lungo termine. 

Le cause di tali complicanze sono spesso sconosciute e non sono disponibili trattamenti specifici per la loro prevenzione o la cura: la necessità della ricerca nel settore rappresenta quindi una priorità assoluta.

L’ambulatorio di follow up clinico non si limita alla sola assistenza medica, ma comprende anche supporto psicologico e ricerca scientifica volta a comprendere e trattare le conseguenze a lungo termine della TI.

I pazienti vengono seguiti durante tutto il loro percorso ospedaliero e vengono programmati controlli ambulatoriali fino a due anni dopo la dimissione. Questi controlli includono valutazioni fisiche, cognitive e psicologiche, nonché test per monitorare il loro progresso e identificare eventuali complicanze. Inoltre, il progetto si propone di promuovere la formazione medica specializzata nel settore dell'anestesia, rianimazione e terapia intensiva.


Il 6 aprile 2024 si è tenuto il primo convegno Nazionale nell’Aula Magna di Medicina. Il responsabile professor Nicola Latronico: «Il Centro, identificato con l’acronimo di Loto (in italiano, risultati a lungo termine) svolge un’intensa attività di ricerca e ha prodotto rilevanti risultati scientifici pubblicati su riviste mediche internazionali. Sono stati descritti per la prima volta al mondo gli esiti ad un anno e mezzo nei pazienti Covid dimessi dalle terapie intensive, dimostrando importanti meccanismi predittori di debolezza muscolare a lungo termine nei pazienti Covid e la minore capacità delle donne rispetto agli uomini di recuperare una funzione fisica normale dopo il Covid. La nostra fortuna è che il Centro e l’ambulatorio erano già operativi quando è scoppiata la pandemia e questo ci ha permesso di seguire i pazienti nella loro sofferenza anche dopo la fase acuta». Ancora: «Dopo le dimissioni, la metà dei ricoverati per lunghi periodi in terapia intensiva continua a lavorare, ma non svolge più il lavoro di prima. Ancora, la metà non torna più al lavoro».


FONDI DESTINATI

Per il Centro Centro di Ricerca Alessandra Bono e il Progetto La vita dopo la terapia intensiva sono stati stanziati nel 2020 complessivamente 300.000€ per una durata di 5 anni. 


IMPATTO SOCIALE

Il progetto "La vita dopo la terapia intensiva" ha un impatto significativo sulla vita dei pazienti e delle loro famiglie, nonché sull'intera comunità medica e scientifica.

A livello individuale, offre ai pazienti sopravvissuti alla TI un supporto essenziale per affrontare le sfide fisiche, cognitive e psicologiche che spesso persistono dopo la dimissione ospedaliera. Inoltre, contribuisce a ridurre il rischio di complicanze a lungo termine e migliora la qualità della vita dei pazienti.

A livello sociale, il progetto promuove la ricerca scientifica nel settore dell'anestesia, rianimazione e terapia intensiva, contribuendo alla comprensione delle conseguenze a lungo termine della TI e al miglioramento delle pratiche cliniche. Inoltre, offre un punto di riferimento affidabile e una risorsa tangibile per la comunità medica e scientifica nella lotta contro le complicanze post-TI.


LINK UTILI

https://www.asst-spedalicivili.it/upload/spedalicivili_brescia/gestionedocumentale/2024.4.6_LaVitadopolaTI_784_31242.pdf


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