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Ente beneficiario: I.S.E.O. Istituto di Studi Economici e per l'Occupazione

NANOCHEMISTRY CAMP: TRE BORSE DI STUDIO ANNUALI PER LA MEDICINA PERSONALIZZATA

La Fondazione Alessandra Bono sostiene la ricerca avanzata in nanochimica finanziando tre borse di studio per studenti provenienti da tutto il mondo che parteciperanno al prestigioso Nanochemistry Camp, promosso dall'Istituto I.S.E.O. in collaborazione con l'Università degli studi e l'Università Cattolica di Brescia.

OBIETTIVO L'obiettivo di questo progetto è supportare studenti meritevoli nel loro percorso di specializzazione in nanochimica, con un focus sulle applicazioni mediche.

Attraverso queste borse di studio, la Fondazione Alessandra Bono intende contribuire allo sviluppo della medicina personalizzata, una frontiera cruciale nella lotta contro patologie complesse come il cancro.

DESCRIZIONE Il Nanochemistry Camp è una scuola estiva residenziale internazionale che si tiene ad Iseo (Bs) dedicata a studenti di laurea magistrale e dottorato in chimica e discipline affini organizzata dall'Istituto I.S.E.O. in collaborazione con l'Università degli studi di Brescia e, dal 2025, anche con l'Università Cattolica di Brescia.


La I edizione del Nanochemistry Camp del 2024 ha visto la partecipazione di una trentina di giovani scienziati (fisici e chimici) provenienti da 12 Paesi e dalle più prestigiose università del mondo che si sono riuniti per prendere parte al corso che ha visto come docenti alcuni degli scienziati più stimati a livello internazionale, fra cui il premio Nobel per la Fisica Andre Geim.



Nell' edizione 2025 sono stati quaranta i giovani scienziati provenienti da 32 università di 21 Paesi del mondo che si sono riuniti sulle rive del lago d’Iseo per confrontarsi con alcuni dei più importanti esperti modiali di chimica e fisica, tra cui il Premio Nobel per la Chimica 2022 Morten Meldal, padre della “click chemistry”.



La Fondazione ha deciso di assegnare ogni anno a tre brillanti dottorandi altrettante borse di studio che permettono loro di partecipare al prestigioso campus.

I beneficiari del 2024 sono stati:

  • KAORI SANCHEZ-CARRILLO Dottoranda in Scienze dei Materiali presso la Universidad Nacional Autónoma de México;

  • GIOVANNI CONSOLI Dottorando in Scienze della Vita presso l'Imperial College di Londra;

  • MICHELE SPEZIANI Dottorando in Transizione Energetica e Sistemi Produttivi Sostenibili presso l'Università di Brescia.


I borsisti 2025:

  • DAILYS ACOSTA PÉREZ Dottoranda in sviluppo di prodotti bioattivi e nanotecnologie applicate alle terapie oncologiche. Universidad de Talca, Cile

  • MARLEN ELNAGAR  Ricercatrice in polimeri e sistemi di drug delivery innovativi. University of Surrey, Regno Unito

  • MARIO RIGO  Dottorando in bioingegneria con focus su micro e nanoplastiche e biomateriali. Università degli Studi di Brescia, Italia.


Inoltre la Fondazione Alessandra Bono ha collaborato con l'Istituto l.S.E.O. nella progettazione di una poster session - cioè un focus accademico in cui i partecipanti presentano le informazioni sulla ricerca sotto forma di un poster cartaceo - e nell'istituzione del premio "Fondazione Alessandra Bono Best Poster Award" assegnato ai progetti di ricerca migliori.


Per il primo anno, durante la cena di gala che si è tenuta il 25 settembre 2024 presso la Fondazione Berlucchi, sono stati assegnati due riconoscimenti a: 


  • Yikai Wang  King’s college, Londra, UK per il progetto di ricerca dal titolo:  "Nanoneedle-mediated engineering of extracellular vesicles for advanced therapies".


  • Ella Sapsford  University of Edinburgh, Edinburgo, UK per il progetto di ricerca dal titolo: “Where tough meets stretchy: polyrotaxane for new tough and extensible materials”.

Il 3 ottobre 2025 sono stati assegnati 4 "Fondazione Alessandra Bono Best Poster Award":

  • Jasmine Bernal Escalante University of British Columbia per il progetto di ricerca:

    “Tetrazine Ligation for QD-Antibody Conjugates”

  •  Federica di Mascolo Sapienza University of Rome per il progetto di ricerca: “Derivatives of 2-(hydroxyimino)aldehydes for biomedical applications”

  •  Mario Rigo University of Brescia per il progetto di ricerca: “Bridging Laboratory and Nature: Exploring the Adsorption Behaviours on True-to-Life Microplastics”

  • Christine Traaseth University of British Columbia per il progetto di ricerca: “Development of Smartphone-based Devices for Nanomaterial-enabled Point-of-Care Assays”


FONDI DESTINATI La Fondazione Alessandra Bono ha deciso di erogare tre borse di studio annuali, del valore complessivo di €10.000, destinate a 3 studenti particolarmente promettenti che hanno partecipato al Nanochemistry Camp e che sono impegnati nella ricerca in nanochimica applicata al settore medico. Questo contributo permette ai giovani ricercatori di approfondire le loro conoscenze e di sviluppare soluzioni innovative che possono migliorare la nostra qualità della vita.


IMPATTO SOCIALE La nanochimica opera su dimensioni invisibili all’occhio umano, un milione di volte più piccole di un granello di sabbia. È a questa scala che si progettano farmaci intelligenti capaci di raggiungere solo le cellule malate, riducendo gli effetti collaterali delle terapie.

È sempre qui che nascono diagnostiche ultra sensibili, in grado di individuare malattie in fase precoce, e nuovi materiali biocompatibili per protesi, impianti e dispositivi medici più sicuri e duraturi.

In oncologia, questo approccio apre la strada a una medicina di precisione: terapie personalizzate, più efficaci e rispettose del paziente. La nanochimica rappresenta la frontiera avanzata della scienza, consentendo la manipolazione dei materiali a livello atomico e molecolare. Le sue applicazioni spaziano ben oltre il campo medico, toccando ambiti cruciali per il nostro futuro:

  • Energia sostenibile: celle solari più efficienti e batterie leggere e potenti per un’energia pulita.

  • Sensori avanzati: dispositivi in grado di rilevare sostanze chimiche in tracce minime, utili in medicina, ambiente e sicurezza alimentare.

  • Materiali intelligenti: tessuti autoriparanti, edifici che regolano la temperatura, soluzioni innovative per ridurre consumi e sprechi.

  • Filtrazione dell’acqua: nanomembrane capaci di garantire accesso a risorse idriche pulite nelle aree più fragili.

  • Tecnologie di consumo: dai tessuti autopulenti agli schermi flessibili, la nanochimica è già parte della nostra quotidianità, cambiando il modo in cui ci vestiamo, lavoriamo e utilizziamo i dispositivi elettronici.


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