top of page
Ente Beneficiario: ASST Spedali Civili di Brescia e Università degli Studi di Brescia
CENTRO DI RICERCA ALESSANDRA BONO
Il Centro di Ricerca Universitario si propone di promuovere la ricerca e la disseminazione di conoscenze sulla Sindrome Post-Terapia Intensiva, una sindrome ancora oggi ampiamente inesplorata.
IL PROGETTO
Il Centro di Ricerca Interdipartimentale universitario “Alessandra Bono” (LOTO) si focalizza sugli esiti a lungo termine nei pazienti sopravvissuti a malattie acute.
L’acronimo del Centro è LOTO (LOng Term Outcome): il nome è ispirato ad un fiore che con la sua forza emerge dal fango per mostrarsi in tutta la sua bellezza; il miglior augurio possibile per coloro devono riemergere dall’esperienza drammatica della malattia critica.
Il centro, che ha sede presso il DSMC dell’Università degli Studi di Brescia, ha prodotto ricerche innovative, inclusa la prima documentazione mondiale degli esiti a un anno nei pazienti COVID-19 ricoverati in Terapia Intensiva per ARDS, pubblicata su prestigiose riviste internazionali.
Attività di Ricerca e collaborazioni del Centro “Alessandra Bono”.
Il Centro di Ricerca “Alessandra Bono” si dedica allo studio degli esiti a lungo termine nei pazienti che hanno subito ricoveri in Terapia Intensiva, con particolare attenzione alle disfunzioni fisiche, cognitive e psicologiche.
Lavora quotidianamente per sviluppare studi e progetti di ricerca intesi a identificare fattori di rischio modificabili per lo sviluppo della Post-Intensive Care Syndrome (Sindrome post-Terapia Intensiva, PICS), con particolare riguardo agli eventi della fase acuta durante il ricovero in Terapia Intensiva.
Sviluppa inoltre studi e progetti di ricerca intesi a identificare i meccanismi patogenetici della PICS, con particolare riguardo allo sviluppo della debolezza e della fatica (o fatigue) muscolare delle alterazioni cognitive e psichiatriche che affliggono le persone che sopravvivono alla malattia acuta grave.
Progetta studi multicentrici per valutare l’incidenza dei sintomi e segni della PICS nei suoi differenti domìni ed il loro impatto sulla qualità di vita, al fine di consentire una reale presa in carico del problema a livello nazionale sia da parte del personale sanitario (medici, infermieri, assistenti sociali, altri sanitari) che delle autorità sanitarie.
Non ultimo produce costanti raccomandazioni e percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali appropriati di concerto con le diverse competenze partecipanti alle attività del Centro e in collegamento con le strutture sanitarie e scientifiche di vario livello (ASST, ATS, Regione, Stato; società scientifiche).
Tra le attività del centro rientrano anche quelle divulgative che prevedono seminari e convegni scientifici di approfondimento sui temi di ricerca del Centro.
Le principali attività di ricerca del Centro “Alessandra Bono” si sviluppano grazie a fondamentali collaborazioni con importanti centri di ricerca Nazionali e Internazionali:
Per quanto riguarda gli aspetti di debolezza Muscolare e Affaticamento, in collaborazione con il Centro Universitario Interdipartimentale di ricerca sulla Funzione Neuromuscolare e l’Attività Motoria Adattata “Teresa Camplani”, il centro studia i meccanismi di debolezza muscolare e affaticamento nei pazienti COVID-19 e nei pazienti post-Terapia Intensiva. La ricerca combina tecniche di elettromiografia ad alta densità, analisi delle unità motorie e output di forza volontaria per identificare i fattori centrali e periferici dell’affaticamento e ha dimostrato da un lato importanti differenze di genere nella ripresa della funzione neuromuscolare e dall’altra alcuni importanti determinanti della debolezza muscolare. Un’ulteriore collaborazione con l’Università di Milano Bicocca e la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza ha dimostrato una riduzione della capacità fisica più grave nei pazienti con ARDS classica rispetto ai pazienti con ARDS secondaria a COVID-19.
Per studiare le microvescicole muscolari extracellulari nasce il progetto ORIGEV (“Exploring muscle tissue extracellular vesicle biology and functions”), in collaborazione con il gruppo di lavoro del Prof. Paolo Bergese, che combina indagini cliniche e di nanotecnologia volta a caratterizzare le microvescicole muscolari extra-cellulari in biopsie di pazienti ricoverati in Terapia Intensiva. Il fine è di comprendere le caratteristiche fisiche e biochimiche delle microvescicole e il loro ruolo nei meccanismi patogenetici della debolezza muscolare acquisita in terapia intensiva.
Per quanto riguarda le collaborazioni di rilievo il centro di Ricerca Alessandra Bono ha in essere un accordo di cooperazione scientifica, sviluppata con la Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano (capofila), il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Milano, la Fondazione Onda, l’ASST Santi Paolo e Carlo, l’ASST Spedali Civili di Brescia, l’ASST Ospedale Metropolitano Niguarda e l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS. Si tratta del progetto “The Lombardia long COVID Network for the implementation of best practices in the comprehensive management of long COVID (LLC-Network)”, uno dei 4 progetti selezionati da Fondazione Cariplo nell’ambito del bando "Networking, ricerca e formazione sulla sindrome post COVID".
Infine, è in fase avanzata di definizione un accordo di collaborazione scientifica e condivisione di personale, strutture e apparecchiature con l’Università francese di Saint’Etienne, dove esiste un centro nazionale di riferimento con un’organizzazione simile a quella del Centro di Follow-up – Esiti e del Centro di Ricerca LOTO di Brescia.
RISULTATI DELLA RICERCA
I risultati delle ricerche condotte dal Centro di Ricerca “Alessandra Bono” hanno portato a importanti scoperte nel campo della medicina post-terapia intensiva, tra cui:
Pubblicazioni Scientifiche di Rilievo. Gli studi innovativi pubblicati su riviste internazionali hanno documentato gli esiti a lungo termine dei pazienti COVID-19, contribuendo alla comprensione globale delle conseguenze della malattia critica nei pazienti COVID
Identificazione di Marker Neuromuscolari. La ricerca ha identificato marker specifici per le alterazioni neuromuscolari, con differenze di genere nel recupero a lungo termine.
Importanza del monitoraggio. Gli studi hanno enfatizzano l'importanza del monitoraggio continuo e degli interventi personalizzati per ottimizzare gli esiti funzionali e ridurre l’affaticamento durante il percorso di recupero.
FONDI DESTINATI
Nel 2024 l'ultimo stanziamento triennale per il Centro Centro di Ricerca Alessandra Bono è stato di 15.000€. A questi fondi vanno aggiunti i 300.000€ già stanziati per il periodo 2020-2024 a potenziamento del connesso Ambulatorio Follow up - Esiti degli Spedali Civili.
LINK:
Rassegna stampa:
bottom of page