1° Edizione del Nanochemistry Camp: un campus di altissimo livello per giovani scienziati provenienti da tutto il mondo
- ALESSANDRA BONO
- 17 set 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 7 ott
La Fondazione è lieta di sostenere la prima edizione del Nanochemistry Camp, una scuola estiva residenziale internazionale dedicata a studenti di laurea magistrale e dottorato in chimica e discipline affini promossa dall'Istituto I.S.E.O. in collaborazione con l'Università di Brescia, che si è svolta dal 21 al 28 settembre 2024 a Iseo, presso il Campeggio del Sole.
Questo evento ha radunato circa trenta giovani scienziati, tra fisici e chimici, provenienti da dodici paesi e dalle università più prestigiose del mondo. Tra i relatori di spicco sono intervenuti alcuni dei più stimati scienziati internazionali, incluso il premio Nobel per la Fisica, Andre Geim.

Il Nanochemistry Camp rappresenta un’importante occasione per approfondire le frontiere della nanochimica, un campo innovativo e interdisciplinare che unisce fisica, chimica e biologia e che rappresenta una delle discipline alla base della medicina personalizzata del futuro.
Per questo la nostra Fondazione ha deciso di sostenere a questa iniziativa, attraverso tre borse di studio annuali e l'istituzione del riconoscimento “Fondazione Alessandra Bono best poster award" assegnato alle migliori presentazioni di una poster session cioè un focus accademico in cui i partecipanti presentano le informazioni sulla ricerca sotto forma di un poster cartaceo.
I beneficiari delle 3 borse di Studio 2024 sono stati:
Kaori Sanchez-Carrillo, 27 anni, dal Messico, dottoranda in Scienze dei Materiali presso la Universidad Nacional Autónoma de México;
Giovanni Consoli, 28 anni, da Brescia, dottorando in Scienze della Vita presso l'Imperial College di Londra;
Michele Speziani, 26 anni, da Brescia, dottorando in Transizione Energetica e Sistemi Produttivi Sostenibili presso l'Università di Brescia.
Durante la cena di gala che si è tenuta il 25 settembre 2024 presso la Fondazione Berlucchi, sono stati assegnati due “Fondazione Alessandra Bono best poster award":
A Yikai Wang (king’s college, Londra, UK) per il progetto di ricerca dal titolo: "Nanoneedle-mediated engineering of extracellular vesicles for advanced therapies".
Yikai ha messo a punto un metodo innovativo basato sull’utilizzo di “nano-aghi” per “istruire” le cellule nella produzione di vescicole extracellulari (particelle naturali normalmente prodotte dalle cellule per comunicare) contenenti molecole bio-attive, in particolare RNA. La sua ricerca ha potenziali ampie ricadute nel trattamento di diverse classi di patologie in cui le vescicole possono essere utilizzate come trasportatori di molecole terapeutiche in grado, ad esempio, di “spegnere” l’espressione di proteine dannose coinvolte nello sviluppo della malattia (fra cui vari tipi di tumore), o per correggere difetti genetici congeniti.
E a Ella Sapsford (University of Edinburgh, Edinburgo, UK) per il progetto di ricerca dal titolo: “Where tough meets stretchy: polyrotaxane for new tough and extensible materials”
Ella ha studiato delle molecole chiamate “poli-rotaxani”, utilizzabili per creare materiali innovativi o per migliorare le caratteristiche meccaniche di materiali commerciali già esistenti. I poli-rotaxani hanno una struttura simile a una collana di perle libere di muoversi e cambiare posizione. Questo rende i materiali a base di poli-rotaxani soffici, flessibili e deformabili, aumentando l'elasticità fino a 20 volte rispetto a materiali tradizionali. I possibili risvolti della sua ricerca sono molteplici: primo fra tutti la creazione di superfici a basso attrito per applicazioni mediche e industriali.
In occasione della prima edizione del Nanochemistry Camp, l'Istituto ISEO ha ospitato la sua 60a conferenza internazionale in collaborazione con l' Università di Brescia . La lezione pubblica dal titolo "I colori dell'invisibile" è stata tenuta dal Professor Paolo BERGESE (Università di Brescia, ed ex professore ospite al MIT), che ha guidato i partecipanti in un affascinante viaggio nel mondo nascosto della nanochimica, un mondo "nano" che ha un impatto quotidiano sul mondo "macro": la nostra salute , l' economia , la tecnologia (anche quella che portiamo in tasca) e la sostenibilità . Ed è un mondo in cui i confini tra fisica, chimica e biologia sono sostanzialmente scomparsi.
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