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NANOCHIMICA E FUTURO: TRE GIOVANI RICERCATORI AL CAMP DI ISEO CON LE BORSE DI STUDIO FONDAZIONE ALESSANDRA BONO

Aggiornamento: 8 ott

La Fondazione Alessandra Bono rinnova il proprio impegno a favore della ricerca scientifica internazionale sostenendo 3 borse di studio della seconda edizione del Nanochemistry Camp, la summer school internazionale promossa dall’I.S.E.O. Institute insieme all’Università degli Studi di Brescia e all’Università Cattolica di Brescia.


Dal 26 settembre al 3 ottobre, quaranta giovani scienziati provenienti da 21 Paesi del mondo si sono riuniti sulle rive del lago d’Iseo per confrontarsi con alcuni dei più importanti esperti internazionali di chimica e fisica, tra cui il Premio Nobel per la Chimica 2022 Morten Meldal, padre della “click chemistry”.
Per la Fondazione Alessandra Bono, che ha fatto della ricerca oncologica e dell’innovazione scientifica una delle sue missioni principali, il sostegno a questa iniziativa rappresenta un investimento concreto nel futuro: creare opportunità di formazione per giovani ricercatori significa generare conoscenza, aprire nuove strade per la cura dei tumori e contribuire al progresso scientifico globale.

Una lezione aperta a tutti: “Futuro materiale”

La II edizione del Nanochemistry Camp si è arricchita anche di un momento divulgativo aperto al pubblico. Giovedì 2 ottobre, presso le Cantine Guido Berlucchi di Corte Franca, il prof. Luca Beverina, ordinario di Chimica Organica all’Università Bicocca di Milano, ha tenuto la lezione “Futuro materiale”.
Un appuntamento pensato per raccontare come la nanochimica dei materiali possa guidare la transizione verso un futuro più sostenibile, immaginando nuove soluzioni per l’energia, l’ambiente e la società. Un’occasione unica per scoprire, con un linguaggio accessibile, come le scelte della scienza influenzino la vita quotidiana di ciascuno di noi.

3 borsisti sostenuti dalla Fondazione Alessandra Bono

Grazie al contributo della Fondazione, tre giovani studiosi sono stati selezionati per partecipare al Nanochemistry Camp 2025:

  • DAILYS ACOSTA PÉREZ Universidad de Talca, Cile
    Dottoranda in sviluppo di prodotti bioattivi e nanotecnologie applicate alle terapie oncologiche.

  • MARLEN ELNAGAR
    University of Surrey, Regno Unito
    Ricercatrice in polimeri e sistemi di drug delivery innovativi.
  • MARIO RIGO 
    Università degli Studi di Brescia, Italia
    Dottorando in bioingegneria con focus su micro e nanoplastiche e biomateriali.
Questi tre giovani ricercatori porteranno al Camp le proprie competenze e ricerche avanzate, trovando in questo contesto internazionale un’occasione unica per crescere e contribuire a un sapere condiviso.

Il “Best Poster Award” Fondazione Alessandra Bono

Durante il Camp, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di presentare i propri lavori di ricerca in una poster session dedicata al confronto e al dialogo scientifico. Una commissione specifica ha assegnato il “Fondazione Alessandra Bono Best Poster Award”, un riconoscimento pensato per valorizzare l’originalità e la qualità delle ricerche presentate, a 4 brillanti dottorandi:

JASMINE BERNAL ESCALANTE

University of British Columbia per il progetto di ricerca:

“Tetrazine Ligation for QD-Antibody Conjugates”


 

FEDERICA DI MASCOLO

Sapienza University of Rome per il progetto di ricerca:

“Derivatives of 2-(hydroxyimino)aldehydes for biomedical applications”

 


MARIO RIGO
University of Brescia per il progetto di ricerca:

“Bridging Laboratory and Nature: Exploring the Adsorption Behaviours on True-to-Life Microplastics”


 

CHRISTINE TRAASETH

University of British Columbia per il progetto di ricerca:

“Development of Smartphone-based Devices for Nanomaterial-enabled Point-of-Care Assays”


Con questo premio, la Fondazione desidera sottolineare la centralità delle idee dei giovani ricercatori e il valore della condivisione come motore del progresso scientifico.


La Fondazione Alessandra Bono continuerà a sostenere progetti che, come questo, uniscono visione, conoscenza e concretezza, nella convinzione che investire sui giovani ricercatori significhi investire sulla vita.





 
 
 

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